13. Privilegio di Federico II

Cancelleria regia, dicembre 1210
Privilegio di Federico II,
re di Sicilia, raffigurato nel sigillo pendente
manoscritto membranaceo, ceralacca rossa entro teca lignea (cm 41,3×25,4; sigillo Ø cm 5,6)
Palermo, Archivio Storico Diocesano,
Tabulario, perg. I, 40

Federico di Svevia di appena sedici anni, raggiunta la maggiore età, viene rappresentato in trono nel prezioso sigillo in ceralacca rossa, tenendo con la mano destra lo scettro (labaro) e con la sinistra il globo terracqueo sormontato dalla croce.
L’iscrizione ne attesta l’autorità: FRIDERICUS DEI GRATIA REX SICILIE DUCATUS APULIE ET PRINCIPATUS CAPUE (Federico per grazia di Dio Re di Sicilia, del ducato di Puglia e del Principato di Capua).
Il trono, la corona aperta sormontata da tre grosse perle con pendenti e il ricco abito di foggia bizantina ricordano i mosaici di Palermo e Monreale (cat. 15, 16) ove sono raffigurate le incoronazioni dei sovrani Ruggero II e Guglielmo II d’Altavilla, rispettivamente nonno e prozio.
Federico, che sarà incoronato imperatore con la moglie Costanza d’Aragona solo nel 1220 dal Papa, concede alla Cattedrale di Palermo rappresentata dall’arcivescovo Parisio, in suffragio delle anime dei predecessori re e imperatori che vi sono sepolti, due nuove prebende canonicali (rendite a beneficio di altrettanti canonici) di trecento tarì per ognuna, in aggiunta alle venti già esistenti, da gravare sulle rendite annue delle tonnare regie di Palermo.

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2022-03-06T17:29:20+01:00
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