9. Madonna Hodighítria detta “di Guglielmo II”

Ignoto pittore dell’Italia meridionale, metà XIII secolo
Madonna Hodighítria detta “di Guglielmo II”
tempera su tavola fondo argento con parti a rilievo (cm 172×133)
Monreale, Cattedrale

La grande tavola, detta “Madonna della Bruna” o “della Negra”, tradizionalmente legata al re Guglielmo II, fondatore dell’abbazia benedettina e quindi dell’arcidiocesi di Monreale, è spesso raffrontata con la “Madonna della Perla” di Palermo, pure qui esposta (cat. 8).
Il recente restauro ne ha spostato in avanti la realizzazione intorno alla metà del XIII secolo, in età federiciana o comunque ancora sveva. Si tratterebbe, in sostanza, di una icona dipinta alla “maniera greca” circolante tra Cipro, Terrasanta, Italia meridionale (“Apulia” in particolare), voluta e venerata per secoli dalla comunità monastica monrealese, forse anche in omaggio alla religiosità dei re normanni.
In questa iconografia, tra le più diffuse nel mondo orientale, la Madonna volge lo sguardo verso il fedele e gli indica con la mano destra il proprio Figlio che sostiene col braccio sinistro. I colori simbolici dei suoi abiti, tunica azzurra e mantello porpora orlato di perline, fanno riferimento alla sua umanità rivestita di divinità, così come le stelle ricamate sulle spalle e sulla fronte attestano la sua miracolosa verginità conservata prima, durante e dopo il parto.
Il bambino indossa, sopra una camiciola bianca trasparente, una tunica rossa e una toga purpurea che simboleggiano il martirio e la regalità. Mentre benedice con la mano destra, stringe con la sinistra un rotolo di pergamena chiuso con la nuova legge dei Vangeli.

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2022-03-06T17:23:00+01:00
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