4. Endotaffio dell’Imperatrice Costanza d’Aragona

Maestranze siciliane, 1222
Endotaffio (iscrizione funebre posta all’interno della tomba) dell’Imperatrice Costanza d’Aragona
+ / HOC EST CORPUS DOMINE / CONSTANCIE ILLUSTRIS ROMA/NORUM IMPERATRICIS SEMPER AUGU/STE ET REGINE SICILIE UXORIS / DOMINI IMPERATORIS FREDERICI ET FILIE / REGIS ARAGONUM OBIIT AUTEM ANNO / DOMINICE INCARNACIONIS MILLESIMO CC / XXII [DIE] XXIII IUNII X INDICIONE / IN CIVITATE CATANIE
lamina d’argento sbalzata e incisa (cm 12)
Palermo, Tesoro della Cattedrale, dal sarcofago dell’Imperatrice

Le spoglie dell’imperatrice Costanza d’Aragona, morta quarantenne di malaria il 23 giugno del 1222, furono trasportate da Catania a Palermo per essere sepolte nella Cattedrale.
La deposizione in un sarcofago romano con scene di caccia al leone (metà del III secolo d.C.) avvenne il 16 luglio successivo (vedi cat. 18).
Perché non si perdesse la memoria dell’identità del corpo, durante il viaggio per Palermo o successivamente, fu deciso di incidere su una lamina d’argento l’iscrizione funeraria oggi in mostra, cucita sul drappo funebre dell’imperatrice all’interno della tomba (endotaffio).
La placca fu rinvenuta nel 1491, nel corso della prima ricognizione ufficiale nella tomba; il prezioso manufatto seguì da allora il destino del corredo funebre di Costanza e fu prelevato nel 1781 insieme al prezioso corredo imperiale, tra cui la famosa Corona (cat. 26), i frammenti di galloni (cat. 27) e gli anelli in mostra (cat. 3), tutti registrati nella cronaca di Francesco Daniele (cat. 21).

TORNA ALLA HOME DELLA MOSTRA
TORNA ALLA STANZA DI CONSTANCIA

Gli altri oggetti della mostra

2022-03-06T17:07:53+01:00
Torna in cima