2. Sacramentario per un periodo in uso alle donne della Corte

Officina scrittoria palermitana, secoli XII-XIII
Sacramentario per un periodo in uso alle donne della Corte
ADIUVA DEUS FAMULAM / TUAM IMPERATICEM NOSTRAM CONSTANCIAM (d’Aragona)
(f. 184r/v)
manoscritto membranaceo (cm 29 23,5)
Palermo, Archivio Storico Diocesano, ms. 3

Il Sacramentario palermitano in mostra (Focus cat. 17), forse incompiuto, non presenta le sfolgoranti ornamentazioni di esemplari coevi, e per la scrittura dipende ancora dalla cultura franco-normanna.
Fu creato per una comunità di monaci benedettini (San Giovanni degli Eremiti di Palermo?), ma dopo qualche decennio finì per essere utilizzato dalle donne della corte reale: in questa occasione, tutti i riferimenti ai fedeli per cui era celebrato il rito, che in origine erano al maschile, si corressero o furono integrati al femminile.
E così, insieme alla preghiera per l’imperatore Federico II, vi si legge anche quella per la moglie, l’imperatrice Costanza d’Aragona.
Unica immagine di un certo rilievo, il suggestivo disegno del Cristo in croce dal capo reclinato sulla spalla destra ed il corpo fissato tramite quattro chiodi, che rimanda agli esemplari dipinti di grandi dimensioni, alle croci processionali e ai reliquiari della Vera Croce della stessa epoca.

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2022-03-06T17:05:17+01:00
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