6. I regali sepolcri del Duomo di Palermo riconosciuti e illustrati, Tav. Q

Francesco Daniele, Napoli 1784
I regali sepolcri del Duomo di Palermo riconosciuti e illustrati, Tav. Q
(corpo dell’imperatore Federico II)
libro a stampa, incisione a bulino e acquaforte di Francesco La Marra, disegno di Sante Cardini (cm 46×31,5)
Palermo, Biblioteca Assemblea Regionale Siciliana, A 945.823/34

Nel 1781, durante i lavori di rifacimento neoclassico della Cattedrale di Palermo, tutte le tombe reali e imperiali furono aperte. Nel 1784 lo storiografo del re, Francesco Daniele (1740-1812) scrisse il resoconto dell’ispezione e fece disegnare ed incidere 18 tavole illustrative utili a testimoniare i meravigliosi ritrovamenti.
Quelle incisioni sono per noi un documento eccezionale. L’unica salma interamente ritratta fu quella dell’imperatore Federico II di Svevia, re di Sicilia, figlio di Costanza d’Altavilla e nipote di Ruggero II, il fondatore del regno.
Il disegno mostra il corpo mummificato dell’imperatore, rivestito di indumenti e con le insegne del potere (corona, globo, mantello, spada), tutti impreziositi di perline d’acqua dolce, perle d’acqua salata, castoni d’oro con gemme e preziosi ricami e un anello con grosso smeraldo. I lussuosi paramenti rimandano ai manufatti esposti nel tesoro imperiale a Vienna e a quelli ritrovati nel sarcofago dell’imperatrice Costanza d’Aragona (cat. 3, 21, 26), sua moglie, raffinati prodotti delle officine del Palazzo Reale di Palermo. Al centro del manto era una preziosa fibula della quale oggi, per la prima volta, si espone la gemma riscoperta (cat. 5).

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2022-03-06T17:09:47+01:00
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