
1. Paliotto detto “dell’arcivescovo Carondelet”
Maestranze siciliane e dell’Europa occidentale, XVI-XVII secolo.
Paliotto detto “dell’arcivescovo Carondelet”
velluto e tela ricamati in oro e seta policroma con perline d’acqua dolce, applicazioni di materiali dei secoli XIII e XIV, tra cui n. 6 aquile sveve (cm 101 317)
Palermo, Tesoro della Cattedrale
Il paliotto è il rivestimento frontale dell’altare nelle chiese, visibile dai fedeli. Oltre a quelli fissi, spesso se ne realizzavano alcuni mobili usati nelle occasioni solenni e decorati con materiali particolarmente preziosi.
Molte volte l’immagine centrale raffigura il titolo della chiesa o della cappella per la quale è stato realizzato. Il paliotto in mostra (1536?, poi modificato nel ‘600) fu forse dono dell’arcivescovo di Palermo Jehan Carondelet (1520-44), originario della Franca Contea e vissuto tra Fiandre e Borgogna, per adornare l’altare maggiore della Cattedrale di Palermo che è dedicata all’Assunzione di Maria. Difatti, l’opera porta al centro della fascia superiore l’immagine dell’Assunta, il Padre Eterno e angeli, in lamine sbalzate d’oro e d’argento dorato.
Spiccano nella complessa decorazione a ricamo le sei inestimabili aquile con smalto azzurro, che sono simbolo del potere imperiale, ma anche di vittoria e prosperità, in sostituzione di precedenti ornati ormai perduti. Esse provengono da un arredo federiciano risalente alla metà del XIII secolo.